In Svizzera sono presenti terreni interessati da una preesistente contaminazione da mercurio. Il mercurio può penetrare negli ortaggi e nei cereali che vengono coltivati su questi terreni.
Fino ad oggi non erano disponibili dati tipici sulla contaminazione di base di ortaggi e cereali in Svizzera. Non era nemmeno chiaro quale potesse essere la quantità di mercurio organico, in particolare di metilmercurio, presente negli ortaggi e nei cereali. L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha ora incaricato il Laboratorio cantonale di Zurigo di analizzare la contaminazione da mercurio in siti non inquinati. Nel complesso sono stati analizzati 47 campioni. Sono stati selezionati prodotti agricoli provenienti da diverse regioni svizzere e sono stati raccolti funghi selvatici da due diverse aree boschive.
Sintesi dello studio pilota: contaminazione di base da mercurio negli ortaggi, nei cereali e nei funghi selvatici in Svizzera
Nell'ambito del presente studio pilota, cinque laboratori cantonali (Lucerna, Soletta, Vallese, Ticino, Zurigo) hanno raccolto 47 campioni provenienti dalla produzione primaria. I funghi selvatici (funghi porcini) sono stati raccolti in diverse aree boschive. Sono state selezionate le varietà di ortaggi per le quali è noto un accumulo di mercurio maggiore rispetto ad altre varietà di verdure. Nelle carote, nel cavolo bianco, nel frumento, nelle patate, nel porro e nella barbabietola, il contenuto totale di mercurio era pari o inferiore al limite di determinazione di 0,0005 mg/kg o 0,001 mg/kg.
Il sedano rapa conteneva, in due campioni su cinque, livelli rilevabili totali di mercurio di poco superiori al limite di determinazione. Analogamente, un campione di indivia e un campione di lattuga cappuccio contenevano mercurio nel medesimo intervallo di concentrazione. In ragione delle concentrazioni molto basse non è stato possibile rilevare i singoli composti del mercurio.
Le concentrazioni di mercurio misurate negli ortaggi sono risultate nettamente inferiori alle quantità che vengono talvolta rilevate in pesci predatori come il pesce spada e il marlin. In questi pesci di mare vengono spesso misurate concentrazioni comparativamente più elevate. Nei pesci, una quantità elevata è presente sotto forma di metilmercurio, che fra le altre cose compromette lo sviluppo cerebrale.
Nei siti non inquinati, la quantità di mercurio organico, in particolare di metilmercurio, presente negli ortaggi è molto bassa. Pertanto, la recente affermazione secondo cui la quantità di mercurio organico arriverebbe fino al 20 percento del contenuto totale di mercurio non ha potuto essere confermata.
Risultati nei funghi porcini
I campioni di funghi porcini analizzati contenevano quantità totali di mercurio comprese tra 0,19 e 0,38 mg/kg. L'analisi delle forme chimiche ha mostrato che il mercurio era presente prevalentemente come forma inorganica e, quindi, meno tossica. Il contenuto di metilmercurio era compreso nell'intervallo 0,003 – 0,008 mg/kg, pari a circa il 2 percento del mercurio totale.
In base alle concentrazioni misurate in questo studio, non è possibile desumere alcun rischio per la salute dei consumatori. Nessuno dei campioni prelevati ha dovuto essere contestato. Le autorità esecutive dispongono ora di un metodo che permette di analizzare il mercurio negli ortaggi fino a bassi livelli di concentrazione e nelle sue diverse forme. I risultati ottenuti costituiscono una base utile. Possono essere utilizzati come valori di comparazione per le misurazioni future di siti contaminati da mercurio sui quali vengono coltivati ortaggi e cereali.
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Ultima modifica 22.05.2019