Articoli per bambini

Il campo di applicazione della legge sulle derrate alimentari include anche oggetti destinati a essere usati da bambini di età fino ai 14 anni. Ne fanno parte i giocattoli e determinati articoli di puericultura, come pure il materiale didattico, quello per dipingere e per disegnare.

L’ordinanza concernente la sicurezza dei giocattoli (Ordinanza sui giocattoli, OSG) fa parte della legislazione sulle derrate alimentari (LDerr). Essa disciplina in particolare i requisiti di sicurezza per i giocattoli e prescrive avvertenze per evitare incidenti. I requisiti di sicurezza dei giocattoli immessi sul mercato svizzero sono gli stessi di quelli previsti nell’UE.

Punti importanti dell’ordinanza sui giocattoli

Elevati requisiti di sicurezza in ambito chimico: divieto di determinate sostanze e limitazione di sostanze sospettate di essere allergeniche, valori limite supplementari per metalli pesanti e altre sostanze chimiche.
Avvertenze dal contenuto vincolante.
Un giocattolo non può figurare senza imballaggio nella confezione di una derrata alimentare (ad es. confezioni di cereali).
Un giocattolo in stoffa destinato ai bambini di età inferiore a 3 anni deve essere lavabile.
Chiari obblighi riguardo ai requisiti di sicurezza, il controllo del flusso delle merci, la corretta etichettatura nonché le informazioni destinate al cliente.
Esatta tracciabilità dei giocattoli, incluso l’obbligo di informazione.

Vedi anche «Domande e risposte sull’ordinanza sui giocattoli» in «Ulteriori informazioni».

Sostanze chimiche nei pannolini

I pannolini per lattanti e bambini fanno parte degli articoli di puericultura e sono disciplinati nell’ordinanza sugli oggetti che vengono a contatto con il corpo umano (OCCU).

Attualmente soltanto alcune sostanze chimiche di tali articoli sono disciplinate specificamente. La composizione dei pannolini per bambini è complessa: essi sono fabbricati con differenti materiali naturali, come la cellulosa, o sintetici, come la plastica. Possono pertanto contenere sostanze chimiche che potrebbero essere rilasciate ed entrare in contatto con la pelle dei bambini.

Rischi e valutazioni

Nell’ambito di un progetto di sorveglianza del mercato, in collaborazione con la Fédération romande des consommateurs (FRC) l’USAV ha fatto analizzare 21 campioni di pannolini monouso per il primo anno di età disponibili sul mercato svizzero. L’obiettivo era determinare se contengono sostanze chimiche pericolose per la salute dei bambini. I pannolini sono stati esaminati per individuare un’eventuale presenza di diossine, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), ftalati, glifosato, perfluorati, composti organici volatili e residui di solventi. Complessivamente sono state cercate 114 sostanze specifiche. Dai risultati è emerso che i campioni erano privi di queste sostanze e quindi conformi ai requisiti legali.

Analisi dei pannolini per lattanti e bambini: non è stata trovata nessuna sostanza chimica che può rappresentare un rischio per la salute

Sostanze chimiche nei pannolini – Tabella dei valori misurati (in francese) (XLSX, 25 kB, 28.09.2018)

In tre pannolini sono state riscontrate tracce di sostanze isolate (diossina, ftalato, acido perfluoroottanoico). In 16 campioni è stato rilevato anche un idrocarburo policiclico aromatico (IPA), il pirene. La concentrazione di tutti questi contaminanti è tuttavia bassa. Una modellazione dell’esposizione indotta dall’uso questi pannolini permette di escludere un rischio per la salute.

Tenuto conto di queste analisi e dello stato attuale delle conoscenze, l’USAV ritiene che questi pannolini monouso non contengono sostanze chimiche pericolose per la salute.

Ftalati nei giocattoli e negli articoli di puericultura

Gli ftalati sono utilizzati soprattutto per rendere più flessibili il polivinilcloride (PVC) e altre materie plastiche. La loro aggiunta consente di trasformare un materiale rigido in una plastica di grande elasticità, utilizzabile negli oggetti d’uso più diversi (come articoli per neonati e giocattoli).

In passato, le materie plastiche venivano elasticizzate in particolare con gli ftalati DEHP, DBP e BBP. Dal 2015 nell’UE questi sostanze sono vietati nei giocattoli e negli articoli di puericultura e sono stati sostituiti in gran parte da altri ftalati (DINP, DIDP e DNOP).

Rischi e valutazioni

Gli ftalati a catena corta hanno un effetto simile a quello degli ormoni (effetto endocrino). Sono sospettati di avere effetti negativi sulla fertilità maschile anche nell’essere umano e di inibire lo sviluppo degli organi riproduttivi dei discendenti. Alcuni ftalati a catena lunga possono danneggiare il fegato.

L’utilizzo degli ftalati nei giocattoli e negli articoli per neonati è regolamentato in Svizzera e nell’UE. Negli articoli per neonati e nei giocattoli sono ammesse soltanto quantità di ftalati tali da non costituire un rischio per la salute dei bambini anche in caso di contatto prolungato. I requisiti per l’impiego di ftalati sono definiti nell’ordinanza sugli oggetti che vengono a contatto con il corpo umano e nell’ordinanza sui giocattoli.

Raccomandazioni dell’USAV

I bambini più piccoli tendono a portare alla bocca gli oggetti, pertanto i bambini fino ai tre anni di età dovrebbero usare soltanto giocattoli espressamente destinati a questo tipo di contatto. In questo modo è possibile evitare l’assunzione di ftalati attraverso i giocattoli.

Bisfenolo A

Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza sintetica utilizzata per la fabbricazione di diversi materiali plastici destinati anche a entrare incontatto con le derrate alimentari. Molti recipienti e imballaggi di plastica sono fabbricati usando BPA. Per questo motivo, si possono trovare tracce di bisfenolo A nei prodotti alimentari e negli oggetti d’uso come i cuicci.

Nel 2014 nell’UE è stato stabilito un limite di migrazione specifico nei giocattoli di 0.1 mg/l di BPA. Questo valore stabilisce la quantità massima di questa sostanza che può essere liberata per contatto con il corpo umano. Nella revisione del 2015 la Svizzera ha ripreso questo valore nell’ordinanza sui giocattoli. Nell’ambito della revisione in corso della legislazione in materia di derrate alimentari è inoltre previsto di armonizzare i requisiti legislativi dell’ordinanza sui materiali e gli oggetti con quelli dell’UE e di introdurre il divieto di BPA nei biberon di policarbonato. Già da diversi anni l’industria non utilizza questo materiale per produrre i biberon.

Rischi e valutazione

Il BPA è una sostanza con effetto simile agli ormoni (analogo a quello degli estrogeni). Queste sostanze possono influire sulla normale attività ormonale e perturbarla. Come altre sostanze attive sul sistema endocrino, il BPA può influire su molti processi ormonali, che svolgono tra l’altro un ruolo importante nello sviluppo e la crescita dell’organismo umano. Nel corpo umano il BPA viene rapidamente trasformato in un prodotto del metabolismo che non ha più un effetto estrogeno e viene eliminato.

L’utilizzo del BPA nei giocattoli e negli articoli di puericultura è regolamentato in Svizzera e nell’UE. Gli articoli per neonati e i giocattoli possono emettere soltanto quantità di BPA tali da non costituire un rischio per la salute dei bambini anche in caso di contatto prolungato. I requisiti per l’impiego di BPA sono definiti nell’ordinanza sui materiali e gli oggetti e nell’ordinanza sui giocattoli.

Considerazioni del Consiglio federale

In Svizzera il BPA non rappresenta alcun rischio per la salute dei consumatori. L’assunzione quotidiana attraverso le derrate alimentari e gli oggetti d’uso è troppo basso per provocare conseguenze sulla salute. Questa è la conclusione cui giunge il rapporto presentato dal Consiglio federale in adempimento di un postulato della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale.