Determinati oggetti d’uso che vengono portati con sé al ritorno da un viaggio, tra cui souvenir, strumenti musicali o stoviglie, sono composti da materiali provenienti da fauna e flora protette oppure che presentano rischi per la salute.
In questa pagina si affrontano i viaggi privati con oggetti d’uso.
Oggetti d’uso e souvenir protetti o nocivi per la salute
Pezzi di corallo, cinture in pelle di elefante o bastoncini di incenso in legno di sandalo: l’offerta di souvenir è molto ampia. Per la conservazione delle specie però, per molti di essi l’importazione in Svizzera non è possibile o lo è solo con un’autorizzazione. Anche gli strumenti musicali portati con sé al ritorno da un viaggio possono contenere parti o materiali provenienti da specie di flora o fauna protette (si veda "ulteriori informazioni").
Oltre a essi vi sono souvenir come le stoviglie di ceramica che richiedono prudenza per motivi di salute legati ad esempio al loro utilizzo per bere o mangiare, poiché il rivestimento potrebbe contenere metalli pesanti tossici come piombo o cadmio. Per maggiori informazioni consultare Stoviglie e utensili da cucina.
Vale quindi la pena informarsi prima del viaggio per sapere quali oggetti possono o meno essere considerati souvenir.
Ulteriori informazioni
Le dogane svizzere hanno pubblicato l’applicazione «Viaggio e merci» con la quale i viaggiatori che si trovano già all’estero possono verificare quali merci è consentito importare o quali possono essere portate in Svizzera in franchigia di tributi.
Anche la app «Guida WWF» è un utile strumento durante i viaggi. La voce «Souvenir» elenca infatti gli oggetti suddivisi in tre categorie: divieto, con autorizzazione e nessuna autorizzazione.
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Ultima modifica 27.06.2022