Rilevamento del consumo di sale in Svizzera

Un consumo elevato di sale può avere ripercussioni negative sulla salute. L’USAV ha quindi commissionato un nuovo studio per raccogliere dati aggiornati sul consumo di questa sostanza che permetteranno una migliore valutazione della salute della popolazione adulta in Svizzera. Ai fini dello svolgimento dello studio sarà fondamentale la collaborazione dei partecipanti.

Saliera
© reinhard sester - fotolia

Contesto

«Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.» (Paracelso)

Il fatto che una sostanza faccia male o meno dipende dalla quantità assunta, e questo vale anche per il sale. Sebbene sia fondamentale per la sopravvivenza, se assunto regolarmente in quantità elevate il sale può causare problemi di salute come l’ipertensione o le malattie cardiovascolari.
Secondo un rapporto del 2005 della Commissione federale per la nutrizione (CFN) rientrano nei gruppi a rischio gli anziani, le persone in sovrappeso, ipertese e diabetiche. Visto che è difficile determinare quanto il sale contribuisca all’aumento di pressione sanguigna per il singolo individuo, si mira a una riduzione generale dell’assunzione per tutti i gruppi di popolazione, tanto più che ciò non va a discapito di nessuno di essi.

Gli studi condotti finora mostrano che il consumo di sale in Svizzera è troppo elevato rispetto al consumo giornaliero raccomandato dall’OMS. L’obiettivo di ridurre il consumo quotidiano di sale della popolazione svizzera era stato formulato per la prima volta con la Strategia sale Svizzera 2008–2016 e la Strategia nutrizionale svizzera 2017–2024 continuerà su questa strada.

Qual è l’obiettivo dello studio?

L’obiettivo dello studio è determinare il consumo giornaliero di sale della popolazione adulta in Svizzera con una misurazione effettuata sulla base dell’esame delle urine nelle 24 ore.
L’ultimo studio sul sale era stato condotto tra il 2010 e il 2011. Un monitoraggio ricorrente è fondamentale per analizzare l’andamento del consumo di sale.

Chi può partecipare allo studio?

Sarà invitato a partecipare allo studio un campione di popolazione selezionato secondo un principio casuale dall’Ufficio federale di statistica sulla base del registro degli abitanti.
Nonostante l’invito, la partecipazione resta volontaria.

Come si procede? – Svolgimento dello studio

Lo studio sarà condotto a livello nazionale prendendo in considerazione le tre regioni linguistiche principali e con il supporto di quattro centri istituiti a Losanna, Berna, Zurigo e Bellinzona.

I partecipanti devono recarsi due volte presso il centro loro assegnato: al primo appuntamento si procede alla misurazione di pressione sanguigna, peso, altezza e circonferenza vita e alla consegna del materiale informativo e delle istruzioni esatte per la raccolta delle urine nelle 24 ore.
Al secondo appuntamento i partecipanti consegnano i campioni di urina e si procede nuovamente alla misurazione della pressione sanguigna. Inoltre, verrà chiesto di completare un questionario online sullo stile di vita, le abitudini alimentari e l’attività fisica.

Nei campioni di urina saranno analizzati, oltre al sodio, anche i valori di potassio, cloruro, creatinina e iodio. Una piccola parte dei campioni di urina anonimizzati sarà anche congelata e usata come materiale di campionamento per ulteriori analisi. Come tutti gli studi per i quali si procede alla raccolta di campioni di urina da analizzare, anche questo è stato approvato dalla Commissione nazionale etica.

Come vengono gestiti i dati?

Tutti i dati personali vengono anonimizzati e le valutazioni si svolgono per gruppi di popolazione (ad esempio per genere o fascia di età): in questo modo non è possibile trarre conclusioni sulla singola persona.

Quando sarà condotto lo studio?

Se la situazione legata al coronavirus lo consentirà, il reclutamento dei partecipanti inizierà nell'ottobre 2021. Lo studio durerà fino alla fine del 2022.

Chi conduce lo studio?

Lo studio è commissionato dall’USAV e viene condotto dal Centre universitaire de médecine générale et santé publique (Unisanté) e dal Centre hospitalier universitaire vaudois (CHUV) di Losanna in collaborazione con l’Inselspital di Berna, l’ospedale universitario di Zurigo e l’ospedale regionale di Bellinzona.

Ulteriori informazioni

Ultima modifica 06.04.2022

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