Talvolta singoli alimenti sono al centro degli interessi, perché vi sono nuove raccomandazioni nutrizionali o perché i componenti potrebbero essere rilevanti per la salute di determinate persone.
Sul mercato svizzero esistono diversi tipi di bevande che contengono caffeina, ad esempio le bevande con estratto di caffè (tipo caffè latte) o le bevande zuccherate contenenti caffeina (bevande energizzanti, bevande alla cola ecc.). Queste bevande presentano in genere un tenore di caffeina elevato, ma anche, a meno che non siano edulcorate, una considerevole quantità di zucchero.
La caffeina
La caffeina è una sostanza che si trova nei chicchi di caffè e di cacao, nelle foglie del tè, nel guaranà ecc. Il tenore massimo di caffeina è disciplinato dall’ordinanza del DFI sulle bevande, dato che questa sostanza è nociva se assunta in alte dosi. A breve termine la caffeina può causare disturbi del sonno e aumentare l’ansia, mentre a lungo termine si possono osservare problemi cardiovascolari ed effetti negativi sul feto nelle donne incinte. Pertanto, quando il tenore di caffeina è superiore a 150 mg/l, sul prodotto figura la dicitura «Elevato tenore di caffeina. Non raccomandato per i bambini e durante la gravidanza e l’allattamento». Le bevande a base di caffè, tè, estratto di tè o caffè sono esenti da questo obbligo.
Lo zucchero
Le bevande contenenti caffeina alle quali è stato aggiunto zucchero figurano nel vertice della piramide delle Raccomandazioni nutrizionali svizzere (Dolci, snack salati e alcolici). Per esempio, una lattina (250 ml) di bevanda energizzante può contenere fino a 30 g di zucchero, pari a circa 10 zollette. Partendo dal presupposto che una zolletta pesa dai 3 ai 4 g, ciò rappresenta la metà delle raccomandazioni giornaliere dell’OMS di zuccheri aggiunti per una persona con un fabbisogno pari a 2000 kcal al giorno. Un consumo eccessivo di queste bevande favorisce l’aumento di peso e le carie dentali.
Neanche le bevande edulcorate contenenti caffeina costituiscono un’alternativa alle bevande zuccherate, dato che causano anche loro un’assuefazione al gusto dolce. Inoltre alcuni acidi spesso contenuti in queste bevande danneggiano i denti.
Raccomandazioni
- L’USAV raccomanda un consumo moderato di bevande contenenti caffeina, in particolare alle persone sensibili a questa sostanza.
- Il consumo di bevande contenenti un elevato tenore di caffeina (ad es. le bevande energizzanti) è sconsigliato ai bambini e alle donne incinte o che allattano.
- Il consumo di queste bevande in quantità eccessive o appena prima di uno sforzo fisico intenso può comportare rischi per la salute.
È sempre più frequente trovare nei negozi svizzeri sali speciali come il fleur de sel, quello dell’Himalaya, quello blu di Persia, il sale di bambù o quello delle Hawaii. Spesso questi prodotti di nicchia vengono decantati come più naturali rispetto al comune sale da cucina, e si attribuiscono loro particolari proprietà salutari e nutritivo-fisiologiche. Finora, tuttavia, si sapeva poco sulle sostanze effettivamente contenute in questi sali, al di là ovviamente del cloruro di sodio. L’USAV ha pertanto deciso di analizzare 25 varietà di sale commercializzate in Svizzera.
L’analisi ha confermato che tutti i sali testati sono costituiti principalmente da cloruro di sodio. La maggior parte degli altri elementi (come per esempio iodio, ferro o zinco) sono presenti solo in tracce o addirittura non sono rilevabili. Lo studio mostra chiaramente che i sali speciali non presentano alcun valore aggiunto rispetto al sale convenzionale. Al contrario, dato il loro basso o inesistente contenuto di iodio, dovrebbero sostituire il sale iodato solo in casi eccezionali.
Raccomandazione
L’USAV sconsiglia sia l’uso quotidiano di sali speciali non iodati sia l’utilizzo degli stessi come sostituti dei sali commestibili iodati. Ciò vale anche per il sale dell’Himalaya e il sale blu di Persia, nonostante il contenuto relativamente elevato di ferro e potassio.
Risultati principali
- Il comune sale da cucina è più puro rispetto ai sali speciali e presenta una maggiore percentuale di cloruro di sodio, mentre per contro contiene minori quantità di sostanze indesiderate quali ad esempio alluminio, uranio o cadmio.
- Nessuno dei sali analizzati contiene sostanze indesiderate in quantità tali da mettere a rischio la salute, anche se esse sono presenti in concentrazioni maggiori rispetto a quanto avvenga nel comune sale da cucina.
- Sebbene siano state svolte ricerche per individuare una gamma molto ampia di elementi, in generale in questi sali sono stati rilevati solo pochi minerali e oligoelementi. Non è stato possibile confermare la presenza degli 84 elementi chimici che si dice siano contenuti nel sale dell’Himalaya.
- In tutti i sali, la maggior parte dei minerali e oligoelementi riscontrati è presente in tracce talmente esigue da escludere una qualsiasi rilevanza sul piano nutritivo-fisiologico.
- Per sua natura, il sale marino contiene tracce minime di iodio, pertanto non può sostituire efficacemente il sale iodato.
- Il sale blu di Persia contiene quantitativi relativamente elevati di potassio: ne bastano 5 g per coprire un quarto del fabbisogno quotidiano di questo minerale.
- Nel sale dell’Himalaya sono presenti importanti quantità di ferro: più il sale è rosso, più alta è la concentrazione del minerale. 5 grammi di prodotto coprono in media quasi un quinto del fabbisogno giornaliero di questa sostanza. Tuttavia, solo una piccola parte di questo ferro viene assimilata dall’organismo.
Ulteriori informazioni
Per la selvaggina valgono le medesime raccomandazioni formulate a proposito della carne in generale. Ne bastano 2-3 porzioni da 100-120 g ciascuna alla settimana (tra selvaggina, pollame e prodotti a base di carne). L’ideale è variare tra i diversi tipi di carne. Ulteriori dettagli al riguardo sono riportati nelle Raccomandazioni nutrizionali svizzere.
Se la selvaggina viene abbattuta con munizioni di piombo, che nell'impatto si deformano o si scheggiano, nella carne rimangono dei minuscoli frammenti. La carne di cinghiale, capriolo e cervo rientra quindi tra gli alimenti a più elevato contenuto di piombo.
Ultima modifica 20.09.2024