Questa malattia è causata da un’infezione virale. Sintomi aspecifici, febbre resistente alle terapie con diverse forme di decorso e frequenti perdite di animali possono far supporre un contagio da peste suina classica. La malattia non è pericolosa per l’uomo.
La malattia colpisce i suini, inclusi i cinghiali.
Gli animali possono ammalarsi rapidamente e gravemente, oppure con evoluzione lenta senza sintomi clinici evidenti. I sintomi tipici comprendono febbre elevata e morti improvvise. Si manifestano emorragie a livello cuttaneo e colorito bluastro alle orecchie. Gli animali mostrano inappetenza, stanchezza e presentano disturbi digestivi. Si osservano aborti, figliate piccole, aumento delle perdite di suinetti, gracilità fisica, paralisi degli arti posteriori, scarsa capacità di ingrasso, tosse ecc. A seconda della forma possono morire tutti gli animali infettati. I casi più frequenti riguardano tuttavia le forme più benigne con sintomi meno marcati.
Qualora in un effettivo si presentino sintomi non chiari simili a quelli della peste suina classica, previa consultazione dell’Istituto di virologia e di immunologia (IVI), i veterinari possono far analizzare campioni per effettuare un’analisi di esclusione.
Contagio e diffusione
L’agente patogeno è un virus del genere Pestivirus, spesso trasmesso per contatto diretto tra animali: il commercio di animali infetti e la popolazione di cinghiali rappresentano un notevole rischio. L’agente patogeno si trasmette anche per via indiretta tramite i veicoli da trasporto, gli utensili da caccia nonché la somministrazione ai suini domestici e ai cinghiali di scarti di carne o resti alimentari sottoposti a un trattamento termico insufficiente. Un pericolo particolare è costituito dall’importazione illegale di prodotti a base di carne da parte dei viaggiatori.
In Europa la malattia si manifesta in maniera ricorrente. In Svizzera, l’ultimo caso registrato risale al 1999 tra i cinghiali e al 1993 per quanto riguarda i suini domestici. Attualmente il nostro Paese è riconosciuto ufficialmente indenne dalla malattia. Per evitare una reintroduzione della malattia l’USAV limita, mediante ordinanza, le importazioni di suini vivi, sperma e carne di suini da determinati Paesi dell’UE.
Cosa fare?
- Non importare illegalmente carne in Svizzera
- Non somministrare resti alimentari a suini
- Non acquistare suini di provenienza sconosciuta
Esistono vaccini profilattici contro la malattia, ma sono vietati in Svizzera.
La peste suina classica è un’epizoozia altamente contagiosa e quindi soggetta a notifica. Chi detiene o accudisce animali deve notificare i casi sospetti al veterinario dell’effettivo. Importanti informazioni per i detentori di animali in caso di aumento del pericolo di epizoozia o di epizoozia conclamata sono consultabili in «Ulteriori informazioni > Caso di epizoozia». Le autorità preposte al controllo veterinario possono consultare i documenti per le situazioni d’emergenza su Extranet.
Ulteriori informazioni
Ultima modifica 05.09.2018