Parassiti patogeni negli alimenti e nell’acqua

I parassiti di seguito menzionati non possono proliferare negli alimenti ma essere trasmessi attraverso gli stessi e l’acqua. Molte malattie parassitarie sono zoonosi, ossia trasmissibili dagli animali all’uomo. 

Graphische Darstellung einer Giardia lamblia
Giardia lamblia

I parassiti patogeni si diffondono soprattutto a causa di una scarsa igiene alimentare o attraverso l’acqua potabile contaminata. I criptosporidi e gli echinococchi possono essere trasmessi anche attraverso il contatto con animali, senza essersi successivamente lavati le mani. Per ulteriori consigli sulla prevenzione di infezioni alimentari, consultare la sezione Igiene.

Echinococcus (tenia della volpe)

In Svizzera la specie che colpisce più frequentemente l’uomo è l’Echinococcus multilocularis, mentre l’Echinococcus granulosus è più raro.

L’infezione da Echinococcus multilocularis è chiamata echinococcosi alveolare. I primi sintomi sono in genere dolori nella parte alta dell’addome e/o ittero. In passato era letale per il 94% dei pazienti. Tuttavia, grazie ai progressi nella chirurgia e allo sviluppo di una chemioterapia di mantenimento per le persone con infezione cronica, il tasso di mortalità è stato ridotto sensibilmente.

L’infezione da Echinococcus granulosus è chiamata echinococcosi cistica. Spesso è asintomatica oppure si manifestano sintomi aspecifici, che dipendono dall’organo in cui il parassita si è annidato. Nei Paesi con elevati standard medici il tasso di mortalità è basso.

Il contagio da Echinococcus può essere causato dal contatto con volpi, cani o gatti infetti o dall’assunzione di alimenti contaminati da materiale fecale. Inoltre vi è il rischio di aspirare o ingerire le uova di parassita sollevate in aria, che spesso si trovano nella pelliccia degli animali infetti. Pertanto si consiglia di lavarsi sempre accuratamente le mani con il sapone dopo il contatto con gli animali. Anche gli alimenti devono essere lavati o riscaldati a sufficienza.
Il parassita non si trasmette da un essere umano all’altro.

Taenia solium (tenia suina o verme solitario)

La forma adulta della tenia suina è lunga da 1,5 a 8 metri. Nell’essere umano si fissa alla mucosa intestinale e inizia a formare segmenti riproduttivi (proglottidi). Le uova sono espulse attraverso le feci. Finché permane nell’intestino, la tenia è spesso asintomatica e solo talvolta causa una leggera diarrea. Tuttavia, se migra nel sistema nervoso centrale, può provocare convulsioni, disturbi motori o alterazioni della coscienza o del carattere. Una tale infezione può risultare letale.

L’essere umano può essere contagiato mediante l’ingestione di carne di maiale poco cotta. Pertanto quest’ultima dovrebbe raggiungere una temperatura interna di almeno 60 °C. La salamoia e l’affumicatura non garantiscono una protezione adeguata.

Toxoplasma gondii (agente patogeno della toxoplasmosi)

Spesso l'infezione da Toxoplasma gondii non presenta sintomi. Sono in discussione effetti psicologici (comportamenti a rischio). Se viene contratta per la prima volta nella fase iniziale della gravidanza, l’infezione può trasmettersi al feto e causare la morte fetale o malformazioni neonatali.

Il contagio negli esseri umani avviene attraverso il contatto con le feci feline o l’assunzione di carne contenente cisti. Pertanto è consigliabile riscaldare sufficientemente la carne e attenersi alle norme igieniche in cucina. Le mani devono essere lavate anche dopo il giardinaggio o altri lavori a contatto con la terra.

Le lettiere dovrebbero essere svuotate quotidianamente e in seguito lavate con acqua calda. La copertura delle casse della sabbia nei parchi giochi consente di evitare la presenza di feci feline.

Le donne in gravidanza dovrebbero rinunciare alla carne cruda o poco cotta, evitare il contatto con gatti e lasciare ad altri l’incombenza di vuotare la lettiera.

Specie di Trichinella

La gravità della trichinellosi dipende dalla dose infettiva. Il decorso può dunque essere asintomatico o addirittura letale. I primi sintomi sono dolori muscolari e gonfiore delle palpebre, seguiti da emorragia oculare e sotto le unghie. A questi si aggiungono dolore agli occhi e sensibilità alla luce. In seguito possono manifestarsi febbre, sete, sudorazione, brividi, sensazione di debolezza e rapido incremento dei globuli bianchi.

Per Trichinella spp. si intendono organismi pluricellulari con comportamento parassitico del ceppo dei vermi cilindrici (nematodi). In Svizzera sono rilevanti soprattutto le specie Trichinella spiralis e Trichinella britovi.

Il contagio avviene attraverso il consumo di carne infetta cruda o poco cotta suina e più raramente equina o di selvaggina oppure mediante l’assunzione di insaccati crudi ottenuti da questi tipi di carne. I parassiti si sviluppano nella mucosa dell’intestino crasso fino a maturità sessuale. Le femmine partoriscono una grande quantità di larve che attraverso i vasi sanguigni e linfatici raggiungono la muscolatura, dove vengono incistate.

Giardia lamblia (agente patogeno della giardiasi)

Un’infezione da Giardia lamblia può avere diverse conseguenze: le persone infette possono diventare portatori asintomatici del parassita oppure manifestare diarrea cronica o malassorbimento intestinale, che nei bambini può determinare un ritardo della crescita. Il sintomo principale è una diarrea irregolare.

La Giardia lamblia è un organismo unicellulare patogeno in grado di sopravvivere fino a due mesi nell’acqua. Per contrarre l’infezione sono sufficienti poche cellule (cisti), spesso assunte attraverso l’acqua contaminata da materiale fecale. Più rari sono il contagio attraverso alimenti contaminati e la trasmissione oro-fecale da una persona all’altra, ad es. negli asili infantili o in altri istituti.

Entamoeba histolytica (agente patogeno della dissenteria amebica)

L’infezione intestinale da Entamoeba histolytica provoca un ampio spettro di sintomi, dal decorso asintomatico ad affezioni protratte e gravi con colite acuta, diarrea emorragica, febbre e ulteriori complicazioni.

Il serbatoio naturale del parassita è costituito da malati acuti o cronici o da portatori asintomatici, i quali per un lungo periodo possono espellere un numero elevato di germi per via fecale, che possono contaminare l’acqua o il cibo. Le cisti, forme resistenti e durature di questo parassita, sopravvivono nell’acqua potabile per diverse settimane e non vengono eliminate con la clorazione. La dissenteria amebica può essere trasmessa ad altre persone tramite il consumo di alimenti o acqua potabile contaminati da materiale fecale. Finora in Svizzera non sono mai state registrate epidemie di dissenteria amebica. Tuttavia, per prevenire un’infezione durante i viaggi in altri Paesi, è fondamentale attenersi alle norme igieniche di valenza generale.

Cryptosporidium parvum (agente patogeno della criptosporidiosi)

Il quadro clinico della criptosporidiosi può variare da un’infezione asintomatica fino a una grave diarrea acquosa, che dura tipicamente 10-14 giorni e può comportare una grande perdita di liquidi. Talvolta la diarrea è accompagnata da dolore addominale, nausea, febbre e/o perdita di peso. Nelle persone immunodepresse la diarrea può perseverare per settimane o mesi.

Il serbatoio naturale della criptosporidiosi è costituito da bovini e altri animali domestici. Gli animali giovani come i vitelli, gli agnelli, i capretti e i suinetti sono particolarmente esposti. I parassiti vengono espulsi dagli animali infetti per via fecale. Le forme durature di questo parassita, le cosiddette oocisti, sono molto resistenti e in ambienti caldo-umidi possono rimanere infettive per diversi mesi.

L’infezione avviene in prevalenza attraverso l’ingestione di acqua contaminata (acqua potabile, cubetti di ghiaccio, acqua per il bagno). Poiché i criptosporidi sono resistenti alla clorazione, deve essere assolutamente evitata una contaminazione dell’acqua potabile con materiale fecale. Più rara è la trasmissione mediante alimenti contaminati, da uomo a uomo o da animale a uomo.

Dopo il contatto con animali affetti da diarrea, è consigliabile lavarsi accuratamente le mani con il sapone. Per provocare un’infezione in una persona sana sono sufficienti da 10 a 30 oocisti.

Ulteriori informazioni

Ultima modifica 23.11.2023

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