Le forme di detenzione rispettose favoriscono la salute e il benessere dei caprini. Gli aspetti più importanti, che ricadono nella responsabilità dei detentori, sono il movimento, l’aria e la luce.
In Svizzera vivono oltre 80 000 caprini, per lo più detenuti per la produzione di latte. Esistono anche caprini da carne, tra cui in particolare le capre boere. Le capre nane si presterebbero invece come animali da compagnia.
Le dimensioni minime stabilite per legge delle stalle a stabulazione libera e a stabulazione fissa, dei box per il riposo, ecc. sono contenute nelle Informazioni tecniche sui caprini dell’USAV (vedi ulteriori informazioni).
Movimento
Nei nuovi impianti è vietata la stabulazione fissa. Le capre possono essere tenute legate solo in stalli già esistenti. Nella stabulazione fissa gli animali devono potersi muovere regolarmente all’aperto: durante il periodo vegetativo per almeno 120 giorni e durante l’inverno per almeno 50 giorni. Le uscite devono essere annotate in un apposito registro.
Solo le stalle a stabulazione libera consentono alle capre di stabilire il proprio rango all’interno del gruppo, esplorare l’ambiente circostante o curare la propria igiene senza impedimenti. I caprini stanno volentieri al pascolo o in un cortile. Essi tendono a muoversi insieme ai propri conspecifici, ma devono avere anche la possibilità di evitarli. Pertanto devono disporre dello spazio stabilito dai requisiti minimi nonché di possibilità per ritirarsi. A tal fine sono adatte superfici sopraelevate nella stalla.
Per consentire il movimento e l’usura degli unghioni, i pavimenti devono essere antisdrucciolevoli, asciutti e stabili. Poiché i pavimenti perforati possono provocare danni agli unghioni, il loro impiego è disciplinato in modo specifico.
Riposo
I caprini necessitano di uno spazio sufficiente per stare sdraiati in modo rilassato. La predisposizione della zona di riposo è molto importante. La struttura ideale è costituita da nicchie di riposo posizionate a diverse altezze, che consentono agli animali di ritirarsi, prevenendo eventuali scontri.
Per non patire il freddo, nella stalla le capre necessitano di una zona di riposo pulita e asciutta, provvista di strame e al riparo dalle correnti d’aria. Le superfici dure non sono controindicate, purché siano asciutte.
I caprini possono essere tenuti anche all’esterno. In tal caso necessitano di un luogo protetto dal freddo, dal caldo e dall’umidità eccessivi. Per proteggersi dal freddo e dall’umidità devono disporre di un rifugio abbastanza spazioso e provvisto di una zona di riposo asciutta e riparata dal vento. In caso di temperature elevate, tutti i capi devono avere la possibilità di ripararsi all’ombra. Se il pascolo non è provvisto di un riparo dagli agenti atmosferici, in caso di condizioni meteorologiche estreme gli animali devono essere stabulati.
Cibo, acqua e occupazione
Soprattutto per i caprini, dai quali ci si aspetta una produttività elevata, il foraggiamento è un’attività impegnativa. Si tratta di animali selettivi che mangiano continuamente nell’arco della giornata. Pertanto è necessario foraggiarli spesso, offrendo loro un nutrimento vario. Per sfamare anche gli animali di rango inferiore, la stalla deve essere provvista di un numero sufficiente di mangiatoie ben strutturate.
I caprini devono avere accesso ad acqua pulita e fresca almeno due volte al giorno. La soluzione migliore sono abbeveratoi accessibili da più lati.
Durante la fase di sviluppo, i capretti da allevamento e da ingrasso di età superiore a due settimane devono avere un accesso costante al fieno o ad altro foraggio grezzo adeguato.
Formazione per la detenzione di caprini
Chi detiene più di dieci caprini deve disporre di un attestato di competenza ai sensi dell’articolo 198 dell’ordinanza sulla protezione degli animali. Non vengono conteggiati gli animali giovani dipendenti dalla madre. Sono esonerati dal conseguimento dell’attestato di competenza gli agricoltori, dato che dispongono già di una formazione professionale per il trattamento degli animali da reddito.
L’attestato può essere rilasciato da organizzazioni riconosciute a tale scopo dall’USAV. Per l’elenco di tali organizzazioni si veda «Ulteriori informazioni».
Se l’allevamento comprende complessivamente oltre 10 unità di bestiame grosso, è necessario aver conseguito una formazione in agricoltura.
L‘animale può essere ucciso solo da persone esperte che hanno potuto acquisire le conoscenze necessarie e l’esperienza pratica nell’uccisione di animali sotto la guida e la supervisione di uno specialista e che uccidono regolarmente animali (art. 177 cpv. 1 + 1bis OPAn).
L’uccisione di un animale malato, ferito o gracile può essere la soluzione migliore per evitargli inutili sofferenze. L’animale deve essere ucciso con le debite cure e senza inutili ritardi. Il metodo di uccisione scelto deve portare con certezza alla morte dell’animale. L’operazione di uccisione deve essere sorvegliata fino al sopraggiungere della morte (cfr. art. 179 OPAn). Ulteriori informazioni > Maggiori dettagli: informazioni tecniche.
Ulteriori informazioni
Maggiori dettagli
- Informazioni tecniche 9.1: Misure minime per la detenzione di caprini (PDF, 135 kB, 07.02.2024)
- Informazioni tecniche 9.4: Adeguato foraggiamento dei caprini nella stabulazione libera (PDF, 290 kB, 07.02.2024)
- Informazioni tecniche 9.2: Impiego di pavimenti perforati nella detenzione di caprini (PDF, 154 kB, 07.02.2024)
- Informazioni tecniche 9.3: Protezione da condizioni meteorologiche estreme nella detenzione permanente di caprini all’aperto (PDF, 101 kB, 07.02.2024)
- Informazioni tecniche 9.5: Valori climatici della stalla e loro misura nella detenzione di caprini (PDF, 132 kB, 07.02.2024)
- Informazioni tecniche 9.6: Prescrizioni legali per la castrazione precoce dei capretti maschi eseguita dal detentore degli animali (PDF, 247 kB, 07.02.2024)
Ultima modifica 02.08.2023