Circa il 75% del sale da cucina consumato viene assunto attraverso gli alimenti trasformati. Si tratta di un valore di per sé superiore alla quantità raccomandata dall’OMS, pari al massimo a 5 g al giorno.
La Scuola universitaria di scienze agrarie, forestali e alimentari (HAFL) ha condotto uno studio volto ad accertare la fattibilità della riduzione del tenore di sale in alcune categorie di derrate alimentari che contribuiscono in misura considerevole all’apporto di sale.
Riportiamo di seguito i valori target fissati per il tenore di sale in riferimento a 11 categorie di prodotti:
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Ultima modifica 01.06.2018