La brucellosi è un’infezione batterica che negli arieti può causare una stasi seminale e una diminuzione delle fertilità, mentre nelle pecore femmine provoca aborti con conseguente sterilità.
Sono ricettivi a questa forma di brucellosi gli arieti e le pecore femmine. La malattia non costituisce un pericolo per l’uomo.
Negli arieti causa un’epididimite con stasi dello sperma, che determina una diminuzione della fertilità. Nelle femmine provoca spesso aborti con conseguente sterilità.
Contagio e diffusione
L’agente patogeno è il batterio Brucella ovis. Gli arieti infetti diffondono la malattia nel gregge. Il contagio avviene attraverso il contatto con arieti infetti oppure la monta di una femmina precedentemente accoppiatasi con un maschio malato. L’agente patogeno viene trasmesso anche per via orale, se i capi sani vengono tenuti insieme agli arieti infetti oppure in stalle precedentemente occupate da questi ultimi.
La malattia è diffusa in tutto il mondo. In Svizzera si verificano casi molto sporadici. Per avere un quadro della malattia nel nostro Paese consultare la Banca dati Situazione epizootica in Svizzera.
Misure
- Evitare di introdurre l’agente patogeno in un gregge tramite l’acquisto di arieti o sperma infetti.
- Effettuare accertamenti sulle cause degli aborti.
Esistono vaccini contro la malattia, ma non sono ammessi in Svizzera.
Poiché la brucellosi degli arieti è un’epizoozia da combattere, è soggetta all’obbligo di notifica. Chi detiene o accudisce animali deve notificare i casi sospetti al veterinario dell’effettivo.
Ulteriori informazioni
Ultima modifica 29.06.2017