L’infezione da Batrachochytrium salamandrivorans è una malattia fungina che colpisce gli urodeli. La malattia non costituisce un pericolo per l’essere umano.
Il Batrachochytrium salamandrivorans colpisce molte specie di urodeli, salamandre e tritoni, causando tassi di mortalità fino al 100 per cento.
Le lesioni sono limitate alla pelle. Si possono osservare ulcerazioni epidermiche, eccessiva desquamazione / abrasioni della pelle, sanguinamento dello strato cutaneo e/o perdita di liquidi, inappetenza e immobilità, postura anomala e crampi.
Contagio e diffusione
L’agente patogeno è un fungo della classe dei Chytridiomycetes che può diffondersi attraverso il contatto diretto con animali infetti o il contatto con acqua o terreno contaminati. Nell’acqua, il fungo può muoversi attivamente verso l’ospite attraverso zoospore mobili oppure attaccare passivamente gli ospiti di passaggio attraverso spore resistenti. Gli uccelli possono diffondere le zoospore su lunghe distanze attraverso le zampe.
Gli urodeli sopravvissuti rimangono infettivi anche dopo aver superato la malattia e possono fungere da portatori. Gli anuri non si ammalano, ma possono trasmettere il fungo e quindi fungere da fonte di infezione o contaminazione.
I meccanismi di diffusione in Europa sono anche fortemente influenzati dalla propagazione del fungo da parte dell’essere umano: ciò avviene in particolare attraverso il materiale e gli stivali contaminati nonché il commercio di animali e materiale animale.
La malattia è diffusa in Asia orientale e Europa; finora non ci sono casi confermati in Svizzera.
Cosa fare?
- Prestare attenzione a non introdurre la malattia nel terrario attraverso animali acquistati o materiale organico (terreno, foglie, corteccia di legno, ...).
- Se si trovano diverse salamandre morte in natura, occorre segnalarlo all’ufficio cantonale per la protezione della natura.
Fino a oggi non esiste nessuna vaccinazione contro la malattia.
Poiché l’infezione da Batrachochytrium salamandrivorans degli urodeli è un’epizoozia da sorvegliare, è soggetta all’obbligo di notifica. I veterinari e i laboratori nonché gli organi di controllo della caccia e della pesca devono notificare i casi di epizoozia e i sintomi sospetti al veterinario cantonale.
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Ultima modifica 22.11.2023
