Maggiore protezione dei consumatori nel diritto alimentare

Berna, 01.02.2024 - In febbraio entrano in vigore le nuove norme del diritto alimentare che rafforzano la protezione dei consumatori dai rischi per la salute e dagli inganni e tengono in maggiore considerazione la sostenibilità. I consumatori possono ora conoscere in forma scritta il Paese di produzione dei prodotti di panetteria venduti sfusi. Inoltre, per la prima volta si applicano i livelli massimi per le sostanze chimiche PFAS nelle derrate alimentari e una nuova regolamentazione aiuta a ridurre i rifiuti di imballaggio.

Le nuove norme riguardano 25 ordinanze su diversi temi ed entrano in vigore oggi, 1° febbraio 2024. In primo piano vi sono la protezione dei consumatori e la sostenibilità. Inoltre, le nuove regole mantengono la legislazione alimentare svizzera in linea con quella dell’UE.

Da dove provengono i Berliner appena sfornati e i panini da asporto?

Non necessariamente dalla Svizzera. Ecco perché le aziende che vendono prodotti di panetteria sfusi devono ora dichiarare in forma scritta il Paese di produzione. In questo modo è più facile per i consumatori riconoscere la provenienza dei prodotti. L’obbligo di dichiarazione si applica a tutte le aziende che offrono pane e prodotti di panetteria fine in vendita sfusa. Ciò include, in particolare, le panetterie, gli alberghi e i negozi al dettaglio, e riguarda tutti prodotti di panetteria, compreso il pane a fette, e quindi anche i panini dei fast food.

Donazioni di cibo sicure e meno imballaggi

Produttori, negozianti al dettaglio o ristoranti possono donare gli alimenti non utilizzati. Grazie alle nuove norme, ora sanno esattamente le misure da adottare in termini di sicurezza e igiene alimentare per proteggere meglio chi riceve gli alimenti dai prodotti non in perfetto stato. Il quadro giuridico chiaro crea certezza del diritto e ciò contribuisce a ridurre gli sprechi alimentari.

Per risparmiare sul materiale di imballaggio, i negozianti al dettaglio possono d’ora in avanti vendere sfusi tutti gli alimenti surgelati come la pasta, la verdura e i frutti di mare. Tuttavia, i punti vendita devono garantire che i prodotti siano ineccepibili sul piano della sicurezza e dell’igiene.

Livelli massimi per le sostanze chimiche PFAS

Le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) sono un gruppo di prodotti chimici difficilmente degradabili. A causa del loro uso diffuso, ad esempio nelle schiume antincendio, possono finire nell’ambiente e quindi nella filiera agroalimentare, dove risultano misurabili come residui nelle derrate alimentari. Per proteggere meglio i consumatori da queste sostanze, si applicano ora per la prima volta i relativi tenori massimi consentiti per uova, carne, pesce, crostacei e molluschi bivalvi. I livelli massimi di PFAS sono un primo passo per ridurre la loro ingestione attraverso il cibo. Gli alimenti che superano questi livelli massimi non possono essere immessi sul mercato.

Cosmetici e colori per tatuaggi: migliore protezione della salute

Il diritto alimentare disciplina anche i cosmetici e i colori per tatuaggi. I cosmetici possono contenere le cosiddette furanocumarine, sostanze vegetali che possono avere un effetto cancerogeno se esposte alla luce solare intensa. In Svizzera, per queste sostanze è quindi in vigore un valore massimo che si applica a tutti i prodotti che rimangono sulla pelle e sono esposti al sole. Questa normativa diventa ora ancora più severa perché il valore massimo si applicherà non solo ai cosmetici fabbricati in Svizzera, ma anche a quelli importati. La modifica entra in vigore all’inizio del 2026.

I colori per tatuaggi sono ora soggetti a normative più severe per quanto riguarda le sostanze allergeniche e irritanti per la pelle. La salute delle persone che desiderano farsi tatuare è così maggiormente protetta, poiché alcuni colori per tatuaggi non possono più essere utilizzati.


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