Conferenza sull’estensione della Convenzione di Washington

Berna, 08.11.2022 - La Convenzione internazionale sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES) disciplina il commercio delle specie minacciate di estinzione. I delegati dei 184 Stati membri si riuniranno a Panama dal prossimo 14 novembre 2022 per la 19a Conferenza delle Parti e discuteranno principalmente dell’estensione delle misure di protezione ad altre specie. In qualità di autorità esecutiva della CITES, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) rappresenta gli interessi della Svizzera.

Rettili, anfibi, squali, pesci chitarra o legni tropicali: quasi 300 specie saranno incluse nella Convenzione CITES, in modo da poterne controllare meglio il commercio internazionale.

Revisione delle normative vigenti e discussione delle proposte

L’estensione dello stato di conservazione ad altre specie è il principale punto di discussione della prossima 19a Conferenza delle Parti a Panama. Una proposta in particolare si distingue per l’inclusione di diverse specie di squali. Se adottata, la maggior parte del commercio di pinne di squalo sarebbe soggetta alla Convenzione. Si prevedono inoltre intense discussioni sulle proposte contrastanti degli Stati membri africani per la protezione del rinoceronte bianco, dell’ippopotamo e dell’elefante africano. I Paesi dell’Africa meridionale intendono discutere del commercio controllato dell’avorio, mentre altri Paesi africani le cui popolazioni di elefanti sono esigue e in declino chiedono un divieto totale del commercio.

Proposta della Svizzera

I 184 Stati membri della CITES si riuniscono per una conferenza ogni tre anni. L’ultima cosiddetta COP o Conferenza of the Parties si è svolta a Ginevra nel 2019. Durante le riunioni, i membri discutono le modifiche ai tre allegati che definiscono i diversi livelli di protezione (vedi riquadro). Si discute inoltre dell’inclusione di altre specie, degli adeguamenti dell’insieme di norme, del bilancio e del programma di lavoro per i tre anni successivi.

Da anni l’USAV rappresenta attivamente la Svizzera come Stato membro. Può presentare proposte e votarne l’approvazione. «Differenziamo e definiamo le nostre rispettive posizioni sulla base di principi scientifici. Per noi sono in primo piano sia il grado di minaccia delle specie animali e vegetali sia i criteri commerciali», ha dichiarato Mathias Lörtscher, capo della delegazione svizzera. Ad esempio, la Svizzera si sta impegnando per garantire una maggiore protezione delle specie di squali la cui minaccia è stata dimostrata con metodi scientifici. 

Anche l’USAV, in qualità di autorità esecutiva della CITES, ha presentato una proposta. Si tratta del commercio di prodotti contenenti estratto di orchidea, che viene utilizzato, tra l’altro, come ingrediente cosmetico per la produzione di prodotti idratanti e rivitalizzanti. La proposta mira a esentare dalle disposizioni della Convenzione CITES i prodotti preimballati contenenti specie di orchidee riprodotte artificialmente, senza mettere in pericolo le specie interessate in natura.

CITES – Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora

La CITES è una convenzione commerciale che si propone di garantire un utilizzo e una conservazione sostenibili delle popolazioni animali e vegetali del nostro pianeta. Nessuna specie animale o vegetale dovrebbe essere minacciata di estinzione a causa di un eccessivo commercio internazionale. Le 5000 specie animali e 28 000 specie vegetali protette dalla CITES sono suddivise in tre livelli di protezione (allegati) in base al loro grado di minaccia.

L’allegato I contiene circa 1000 specie minacciate di estinzione e minacciate anche dal commercio internazionale. Il commercio di questi esemplari è vietato.

L’allegato II elenca oltre 37 000 specie che sarebbero a rischio di estinzione senza controlli commerciali. Qui il commercio è consentito, ma solo se è dimostrabile che è sostenibile.

L’allegato III contiene poco più di 200 specie per le quali un singolo Paese ritiene necessaria una revisione commerciale.

Istituita nel 1973, la Convenzione ha creato un complesso insieme di norme nel corso di quasi cinquant’anni. La CITES controlla il commercio, verifica i criteri di sostenibilità, amplia le risorse e decide di bloccare il commercio in caso di non conformità alle sue norme. Ad oggi, 184 Paesi hanno firmato la Convenzione, impegnandosi così a rispettarne le norme.


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