Parco zoologico di Berna: rilevato il virus dell’influenza aviaria in un pellicano morto

Berna, 25.02.2022 - NNel Parco zoologico di Berna le autorità veterinarie hanno rilevato il virus dell’influenza aviaria in un pellicano morto dopo che un airone cenerino era deceduto a causa del virus. Finora, nessun altro pellicano si è ammalato. Per evitare la diffusione del virus, nel parco si adottano misure rigorose e si ampliano le zone di controllo e di osservazione già esistenti all’area lungo l’Aare intorno a Berna.

Come in precedenza in un airone cenerino morto, l’Istituto di virologia e di immunologia (IVI) ha rilevato il virus altamente contagioso dell’influenza aviaria in un pellicano deceduto nel Parco zoologico di Berna. I campioni di tutti gli altri pellicani sono risultati esenti dal virus. Nessuno degli animali esaminati finora mostra sintomi che indicherebbero un contagio.

Misure nel Parco zoologico di Berna

Il Parco zoologico di Berna ha immediatamente adottato ampie misure precauzionali per proteggere gli uccelli nel parco. Queste includono quanto segue:

  • i pellicani, i fenicotteri, le anatre, i polli e le oche sono stati stabulati;
  • altre voliere con uccelli sono state coperte nella parte superiore e sono state istituite misure igieniche speciali;
  • si applicano misure igieniche speciali per i guardiani di animali per evitare la diffusione del virus;
  • nei prossimi giorni si effettueranno ulteriori analisi di laboratorio.

 

Il parco rimane aperto ai visitatori.

 

Misure nelle immediate vicinanze del Parco zoologico di Berna

I due casi di influenza aviaria nel Parco zoologico di Berna hanno spinto l’Ufficio veterinario del Cantone di Berna e l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) a prendere misure: da sabato 26.2.2022 vengono estese le zone di controllo e di osservazione esistenti all’area lungo il fiume Aare intorno a Berna. In queste zone si applica quanto segue:

zona di controllo (un chilometro lungo gli insiemi di acque):

  • polli, oche o altro pollame domestico possono uscire all’aperto solo a determinate condizioni, ad esempio in aree esterne con una tettoia impermeabile e pareti laterali grigliate o in aree di uscita protette dagli uccelli selvatici con una rete;
  • evitare il contatto tra gli uccelli selvatici e il pollame domestico;
  • le oche e i ratiti devono essere tenuti separati dai polli.

 

Zona di osservazione (tre chilometri lungo gli insiemi di acque):

  • non toccare le carcasse di uccelli selvatici; notificare il ritrovamento agli organi di polizia o al guardiacaccia.

 

Queste misure si applicano già ai grandi insiemi di acque nell’Altopiano svizzero. Ora saranno estese almeno fino al 15 marzo 2022 all’area lungo l’Aare, dalla confluenza con la Gürbe verso valle fino al suo afflusso nel Lago di Wohlen.

Secondo le conoscenze attuali, il virus si trasmette all’essere umano solo in casi estremamente rari. Il consumo di carne di pollame e uova non costituisce alcun pericolo. 


Indirizzo cui rivolgere domande

Informazioni sulla malattia e sulle misure nazionali:
Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV)
Servizio stampa
Tel. 058 463 78 98
media@blv.admin.ch

Misure nel Parco zoologico di Berna:
Tierparkweg 1
3005 Berna
Tel. 079 250 93 05
doris.slezak@bern.ch

Misure nel Cantone di Berna:
Wirtschafts-, Energie- und Umweltdirektion
Servizio stampa
Tel. 031 633 44 40
medien.weu@be.ch


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Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria
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Istituto di virologia e immunologia
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