Lago di Costanza: misure preventive contro l’influenza aviaria

Berna, 10.11.2016 - Negli uccelli selvatici trovati morti nei pressi del lago di Costanza è stato riscontrato il virus dell’influenza aviaria H5N8. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha disposto la creazione zone di controllo e di osservazione volte a impedire la diffusione del virus negli effettivi di volatili da cortile. Non vi sono prove della trasmissibilità del virus all’essere umano.

Il sottotipo H5N8 del virus dell’influenza aviaria ha finora causato la morte numerosi uccelli selvatici, per lo più morette, nei pressi del lago di Costanza. La Svizzera, la Germania e l’Austria mantengono stretti contatti e coordinano i loro provvedimenti.

Attorno al lago di Costanza esiste ora una nuova zona di controllo con 1 km di estensione. Al fine di impedire il più possibile il contatto fra uccelli selvatici e volatili da cortile si applicano disposizioni che limitano l’uscita all’aperto di pollame, palmipedi e struzioniformi. Qualora non fosse possibile rispettarle, gli animali vanno tenuti al coperto in impianti chiusi. Nelle aziende detentrici di volatili con più di 100 gallinacei, i detentori hanno inoltre l’obbligo di registrare gli animali che presentano anomalie e i sintomi particolari della malattia.

Nessun caso presso gli altri laghi svizzeri

Non sono finora giunte segnalazioni provenienti da altri laghi o da fiumi svizzeri in merito a uccelli selvatici morti perché colpiti dal virus dell’influenza aviaria. Dato però che la popolazione di uccelli selvatici si sposta in tutto il Paese, per le seguenti aree sono state fissate a titolo preventivo delle zone di osservazione per un raggio di 3 km: lago di Costanza, lago di Bienne, canale della Broye, lago di Ginevra, lago di Morat, lago di Neuchâtel, lago dei Quattro cantoni, canale della Zihl e lago di Zurigo. Nelle zone di osservazione è necessario prestare maggiore attenzione nel caso di volatili che presentano sintomi di malattia.

Non vi sono finora elementi che indichino un’infezione da influenza aviaria negli animali delle aziende detentrici di volatili svizzere. Allo stesso modo non sussistono prove della trasmissibilità del sottotipo H5N8 del virus dall’animale all’essere umano. Per precauzione, coloro che avvistano carcasse di volatili sono pregati di non toccarli e di rivolgersi agli organi di polizia o ai guardiacaccia

Il sottotipo H5N8 del virus dell'influenza aviaria ha finora causato la morte numerosi uccelli selvatici, per lo più morette, nei pressi del lago di Costanza. La Svizzera, la Germania e l'Austria mantengono stretti contatti e coordinano i loro provvedimenti.

Attorno al lago di Costanza esiste ora una nuova zona di controllo con 1 km di estensione. Al fine di impedire il più possibile il contatto fra uccelli selvatici e volatili da cortile si applicano disposizioni che limitano l'uscita all'aperto di pollame, palmipedi e struzioniformi. Qualora non fosse possibile rispettarle, gli animali vanno tenuti al coperto in impianti chiusi. Nelle aziende detentrici di volatili con più di 100 gallinacei, i detentori hanno inoltre l'obbligo di registrare gli animali che presentano anomalie e i sintomi particolari della malattia.

Nessun caso presso gli altri laghi svizzeri

Non sono finora giunte segnalazioni provenienti da altri laghi o da fiumi svizzeri in merito a uccelli selvatici morti perché colpiti dal virus dell'influenza aviaria. Dato però che la popolazione di uccelli selvatici si sposta in tutto il Paese, per le seguenti aree sono state fissate a titolo preventivo delle zone di osservazione per un raggio di 3 km: lago di Costanza, lago di Bienne, canale della Broye, lago di Ginevra, lago di Morat, lago di Neuchâtel, lago dei Quattro cantoni, canale della Zihl e lago di Zurigo. Nelle zone di osservazione è necessario prestare maggiore attenzione nel caso di volatili che presentano sintomi di malattia.

Non vi sono finora elementi che indichino un'infezione da influenza aviaria negli animali delle aziende detentrici di volatili svizzere. Allo stesso modo non sussistono prove della trasmissibilità del sottotipo H5N8 del virus dall'animale all'essere umano. Per precauzione, coloro che avvistano carcasse di volatili sono pregati di non toccarli e di rivolgersi agli organi di polizia o ai guardiacaccia


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Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV
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